Il ruolo terapeutico del termalismo e delle medical spa nel post Covid è destinato a ricoprire un ruolo centrale nel turismo. Mai come oggi il “Turismo del Benessere” si presta a diventare l’assoluto protagonista del turismo, soprattutto se come “benessere” s’intende uno stare bene profondo con se stessi sia da un punto di vista fisico sia da un punto di vista mentale e psicologico. Le Terme, i presidi medici con vocazione turistica e le medical spa saranno quindi i protagonisti del turismo?. E’ tanti anni che se ne parla. Con Hub Turismo e benessere nel 2017 abbiamo messo per la prima volta allo stesso tavolo i principali esponenti e rappresentanti del termalismo nazionale e internazionale cercando una voce comune anche col settore delle Med Spa, consapevoli che nel futuro la domanda di un turismo che guarda alla salute sarebbe diventato al centro della domanda turistica mondiale. Questo si poteva prevedere, quello che era non solo non era prevedibile, ma anche impensabile era la grande epidemia che ci ha travolti e ha sconvolto tutti gli equilibri precedenti. Oggi dobbiamo fare i conti con la sofferenza di un settore, quello turistico, che è stato messo in ginocchio. Fra le leve di una ripartenza del settore ci potrà essere proprio la salute e le destinazioni Health e Well-being?. Secondo me si, la vacanza del futuro dovrà scoprire il valore aggiunto della “salute” vista soprattutto in termini di riabilitazione e prevenzione psicologica e fisica.
Il Futuro delle Terme
Il settore termale è pronto a cambiare e alcune famose destinazioni si sono già da tempo adeguate alla domanda del mercato che guarda al “benessere” come un trend imprescindibile e un’opportunità di sviluppo.
Le Terme, in quanto presidi medici, sono luoghi sicuri, che offrono socializzazione e cure per la persona, ovvero tutto ciò di cui oggi maggiormente sentiamo una profonda esigenza.
Turismo e prevenzione, le nuove parole del sistema termale che strizza l’occhio ad un paziente/cliente più giovane ed attento alla forma e ad avere e mantenere un corpo e una mente sana.
Dal concetto di malattia si passa quindi al concetto di benessere, dal paziente al “curista”: un nuovo fruitore che alle cure per migliorare la forma fisica unisce il senso della vacanza e della scoperta turistica di un luogo.
Il turismo della salute può rappresentare un’occasione importante soprattutto adesso e nel post Covid. Dopo la pandemia il benessere psicofisico è più che mai al centro della persona, oggi il termalismo deve guardare al passato e le grandi destinazioni termali come le piccole devono riscoprire il ruolo che già rivestivano nell’antica Roma ovvero tornare ad essere un luogo d’incontro, di socializzazione … senza dimenticare la loro definizione nell’essere presidi medici ma cercando nuovi parametri di confronto per attrarre un nuovo “paziente”- turista che alla cura per stare meglio unisce la ricerca di una vacanza psicofisica.
Per indagare sul futuro del termalismo, quindi, non bisogna scordare il passato e le diverse fasi che le Terme hanno affrontato nel corso dei secoli.
Uno sguardo al passato: Storia del Termalismo
In Italia la nascita delle terme, (come è noto a tutti) si deve agli antichi romani. I quali traggono ispirazione dall’arte di fare il bagno dal raffinato mondo ellenistico dove rivestiva soprattutto una funzione sociale. Infatti nel ginnasio greco dopo intensi esercizi fisici nella palestra i giovani ritempravano il corpo nell’acqua calda, e una volta raggiunta una piena distensione fisica, passavano nell’esedra per ricevere l’educazione dello spirito con i loro mentori e con i grandi filosofi dell’epoca. I Romani iniziarono a costruire le Terme in Italia e poi ad esportarle in tutti i territori dell’Impero (insieme alla costruzione di possenti acquedotti). Erano concepiti come luoghi d’incontro di socializzazione, e anche per dissertazioni di ordine politico e pubblico. In seguito a partire dal II secolo a.C. si diffonde la moda dei balnea (bagni pubblici) d’acqua fredda e calda. Le terme del periodo romano non nascono per indicazioni patologiche o mediche ma per il loro aspet-to sociale e ludico, fino ad essere considerati luoghi per intrattenimenti lascivi e quindi messe al bando dalla chiesa. Con al caduta dell’Impero Romano e l’avvento dell’era cristiana le terme vengono via via abbandonate e gran parte degli acquedotti distrutti dai barbari.
Occorrono molti secoli per ritrovare di nuovo la cultura termale. Fra il 13° e il 14° secolo grazie ai primi scritti sugli effetti terapeutici delle acque Le Terme, (questa volta visti principalmente come luoghi di cura) diventano una vera e propria moda seguita dai papi e dai nobili europei. Una rifioritura che attraversa tutto il Rinascimento e man mano va riappropriandosi anche della valenza ludico e ricreativa del soggiorno termale.
Il Turismo moderno nasce con le terme e col turismo “climatico”
Nel 1800, con i primi viaggi in treno, grazie a Thomas Cook, iniziano i viaggi organizzati da parte dell’elite europea. Le terme e le città termali diventano le destinazioni predilette da parte dei nobili e dell’alta borghesia: nasce così la prima forma di turismo “moderno” destinato ad avere un importante ricaduta sul tessuto socio-economico delle città termali europee.
L’origine della vacanza balneare e della talassoterapia
Gli inglesi danno vita alle prime forme di turismo balneare che, contrariamente ad oggi, vedeva la sua “alta stagione” in inverno. Dal nord la popolazione scendeva verso il nostro “Bel paese” per svernare, per curarsi attraverso il nostro clima marino salubre e così iniziava la prima forma di Talassoterapia che rappresenta la cura dell’ambiente marino intesa atraverso tutti i suoi elementi: l’aria ricca di iodio e ioni negativi, il sole, la sabbia, e ovviamente l’acqua di mare e tutte le sue proprietà. Le eleganti ville della Rivera Ligure sono le testimoni di quell’epoca affascinante.
Le Terme diventano luoghi alla moda fino all’inizio della Prima Guerra Mondiale e rappresentano un importante fenomeno culturale e sociale che per oltre due millenni ha contribuito alla costruzione di una cultura e di una società europea.
Oggi occorre tornare a quell’esempio positivo e al ruolo che rivestivano le terme all’inizio dello scorso secolo quando le località termali furino testimoni di una forte ripresa sociale e culturale.
Nel post Pandemia
In futuro si può prevedere un ritorno al ruolo sociale delle terme (un ritorno alla prima concezione delle terme romane) grazie ad un avvicinamento del settore “benessere” unito ad una centralità dell’ambito medico soprattutto in termini di riabilitazione e prevenzione. Esiste ancora una grande sfida da compiere: dimostrare il ruolo terapeutico di fanghi e acque termali nella prevenzione in ambito psico-fisico, sul sistema immunitario e nella salute dell’anziano. In una società che, malgrado tutto, prevede un costante aumento dell’età, le terme possono svolgere uno ruolo importante nelle politiche welfare. Un tema delicato, quindi, anche dal punto di vista della previdenza sociale che, a fronte di una sempre maggiore longevità, è alla ricerca di soluzioni in grado di salvare il bilancio comune senza pesare (troppo) sulla società.
Il turismo europeo della salute
Il turismo “medicale”, oggi in continua crescita, si suddivide in tre ti-pologie: il termale, la spa e la talassoterapia. Per quello che concerne il settore termale i paesi europei che annoverano il maggior numero di strutture, delle quali molte di prestigio internazionale, sono Germania, Italia, Francia, Svizzera, Ungheria e Repubblica Ceca.
La recente “Schengen sanitaria”, cioè la possibilità per i cittadini UE di farsi cura-re in tutti i paesi dell’Unione, apre ulteriori opportunità per il business:
Secondo quanto elaborato da Deloitte, prima della pandemia ogni anno viaggiavano, per motivi di salute, 7 milioni di persone, per un giro d’affari di 100 miliardi di dollari. Oggi che la salute è sotto i riflettori a livello globale, possiamo prevedere che le destinazioni preferite, non appena ci si potrà di nuovo spostare, saranno quelle in grado di offrire oltre alla vacanza un approccio “health” verso stili di vita sani, per rinforzare il sistema immunitario e migliorare la qualità della vita.
Paziente e Turista = Curista
Da paziente al “curista”: un nuovo fruitore che alle cure per migliorare la sua forma fisica e mentale unisce il senso della vacanza e della scoperta turistica di un luogo. Il turismo della salute può rappresentare un’occasione importante: il turismo medico oggi è una realtà consolidata, e in Italia il sistema Termale deve prepararsi a dare risposte concrete alla nuova richiesta del mercato internazionale post pandemia. Una comunicazione specializzata e con una profonda conoscenza delle diverse realtà termali sarà indispensabile per riconquistare il podio fra le destinazioni turistiche e arrivare al cuore delle persone e dei loro profondi desideri e tangibili esigenze del momento.