Un granello bianco composto di cloruro di sodio nasconde dentro di sé un importanza incredibile, un potere che nel tempo l’ha visto diventare protagonista di conflitti bellici, un simbolo alchemico e un importante merce di scambio, tanto da influenzare le grandi vie di comunicazione della storia ( Via Salaria, Vie del Sale….)

14539468928e429f2da74154ccea470c_XLL’uso del sale risale a tempi immemorabili. Popoli da un capo all’altro delle nazioni lo hanno trasportato e commercializzato per utilizzarlo negli alimenti ma non solo, anche in rituali religiosi. Simbolo alchemico e massone d’iniziazione, saggezza e conoscenza, il sale nel Vecchio testamento è una delle offerte a Dio prescritte dalla Legge.

Nel Discorso della montagna Gesù si rivolge ai Suoi discepoli chiamandoli il “sale della terra”:

“Voi siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non ad esser gettato via e calpestato dagli uomini”.(Mt.2, 13).

I Romani con il termine “salario” indicavano la razione di sale ricevuta dai soldati insieme con i viveri come ricompensa dei loro servigi, per questo ancora oggi utilizziamo la parola salario come sinonimo di “stipendio”.

“Fissate la vostra mente sul Sale e riflettete su nient’altro,perché in quello solo sono nascosti la scienza ed il più grande segreto di tutti gli antichi filosofi”.

Hermete Trismegisto

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Photo credit: W.J.Pilsak / Foter.com / CC BY-SA

Il sale per la sua incorruttibilità è il simbolo dell’eternità del patto che lega Israele a Dio. Nel Vecchio Testamento il sale è un mezzo simbolico che garantisce il legame tra Dio e il Suo popolo: “Dalla tua offerta non lascerai mancare il sale dell’alleanza del tuo Dio” (Levitico 2,13 e altri).

Il sale era l’ingrediente indispensabile nei sacrifici degli animali nel santuario di Gerusalemme

Se vorrai essere ricco, prepara i sali affinché essi siano acqua pura, poiché i Sali sono convertiti in Spirito per mezzo del fuoco. I Sali sono le radici del nostro lavoro.Avicenna

Il sale non è utile solo nel condimento dei cibi, ma fondamentale (ancora di più in passato), per la conservazione degli elementi. Il suo effetto disidratante ed antibatterico, infatti favorisce la conservazione delle carni e del pesce alimenti fondamentali per la sopravvivenza nei tempi lontani.

Le streghe non salano per paura di perdere il loro potere; il Diavolo teme il sale per via del suo potere di “conservante”

Omero ne esalta il carattere “divino”; veniva tra l’altro usato in occasione dei sacrifici espiatori e dei Misteri come mezzo di purificazione simbolica. Già nell’antica Roma lo si metteva sulle labbra dei neonati perché li proteggesse dai pericoli.

In passato identificato come l’oro bianco, è stato oggetto e pretesto per scambi, vittorie e sconfitte dando origine avere e proprie “guerre del sale”. Nel medio evo si arricchì di simbologie e veniva asperso nei battesimi, nelle benedizioni o esorcismi di uomini, animali e cose come potente simbolo di purificazione dal demonio “corruttore”.

Famose ed efficaci sono le prese di Sale che venivano e ancora vengono poste agli angoli del letto o delle stanze. Si ritiene che  assorbano i miasmi eterici che tendono per onda di forma ad accumularsi negli “angoli” delle cose, delle case e degli esseri umani. Il Sale assorbe e trasmette.

“..perciò rivolgi il tuo animo, i tuoi sensi, la tua ragione e i tuoi pensieri a questo Sale soltanto” Khunrath

45 la raccolta del sale

Il Fiore di Sale – si tratta del primo sale che affiora dopo l’evaporazione dell’acqua. E’ un sale dal gusto più amabile e “rotondo” per questo particolarmente adatto anche ad abbinamenti con i dolci. Una curiosità visto al microscopio il suo granello risulta di forma perfetta di triangolo isoscele e piramidale, quasi a sottolinearne la sua perfezione e la sua vicinanza al simbolo delle divina proporzione.

Il sale- simbolo in alchimia

“Nel Sale ci sono due sali… Rex e Regina” Jung (Mysterium oniunctionis)

… tutti i metalli traggono origine da tre sostanze, cioè: da mercurio, zolfo e sale … il mercurio è lo spirito, lo zolfo è l’anima e il sale è il corpo.” Paracelso, 1493-1541

3elementsE’ uno dei tre principi primari insieme allo zolfo e al mercurio attraverso i quali si può arrivare al mistero della Pietra filosofale. Il sale rappresenta simbolicamente il corpo, il Mercurio l’anima (principio vitale, emotivo, psichico), lo zolfo lo spirito (il principio razionale). Il Sale è propriamente quel “mediatore” che mette d’accordo in se stesso le due nature opposte di Zolfo e Mercurio. Il Sale è particolarmente “amico” sia dell’acqua sia del fuoco.

Chi ha provato ad esempio a mettersi del sale su una scottatura sa bene quanto il sale assorba, attiri a se il fuoco, estirpandolo dalla pelle, così come lo fa anche con l’acqua, anticamente il sale infatti era usato per conservare i cibi, ne assorbiva l’acqua e li essiccava… Nel Sale, dunque, (neutro – figura androgina) Zolfo (principio maschile- sole) e Mercurio (principio femminile- luna) trovano unione, il matrimonio perfetto che dà origine a una cosa sola…  Il sale è il mediatore fra la secchezza e la fissità dello Zolfo e l’umidità e la volatilità del Mercurio. La teoria dei tre principi si sovrappone a quella dei quattro elementi della filosofia greca; secondo gli alchimisti è possibile tracciare una corrispondenza tra i tre principi e i quattro elementi come segue:

lo ZOLFO, principio maschile, fisso e attivo, corrisponde al FUOCO e alla TERRA,

il MERCURIO, principio femminile, volatile e passivo, corrisponde all’ARIA e all’ACQUA,

il SALE, principio mediatore e neutro, non corrisponde ad alcun elemento ma all’ETERE o QUINTESSENZA, che sta al di là e al di sopra dei quattro elementi.

C’è anche il sale inteso come conoscenza o Sal Sapientiae. Il sale infatti rappresenta anche l’acutezza mentale (una persona che “ha sale in zucca” è qualcuno che sa bene quello che fa, lo fa con ragionevolezza) il suo contrario è insipido, riferito alla persona, qualcuno che non ha niente da comunicare da dire. Sapienza e saggezza, due termini che differiscono secondo la più tradizionale cultura greco-romana: il primo fa rifermento infatti ad una dote innata, che conferisce la capacità istintiva di distinguere e giudicare, mentre la seconda, sarebbe un qualità che si acquisisce nel tempo frutto dell’esperienza pratica. Il sale fa quindi riferimento alla sapienza in quanto conoscenza insita in noi, legata al buon senso e al giusto istinto: qualità innate.

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Photo credit: kevin dooley / Foter.com / CC BY

L’importanza del sale nei secoli è testimoniata anche nel lessico e nei detti tramandati e ancora in uso oggi, infatti quando si vuole indicare qualcuno o qualcosa di molto importante si dice che è “il sale della vita”….

Il termine latino sal significa anche arguzia e “salato” (salsus) può essere, ironicamente, un discorso o un’espressione arguta e mordace.

“Non v’è nessuno al mondo che possa giungere a piena comprensione senza conoscere il Sale” Museum Hermeticum

L’espressione “restare di sale” si riferisce invece all’episodio di cui è protagonista la moglie di Lot durante la distruzione di Sodoma e Gomorra:
“Ma la moglie di Lot si voltò indietro a guardare e divenne una statua di sale” (Gen.19,26).

ll sale è uno strumento di pulizia morale in molte culture e religioni. Il sale  è sinonimo anche di ospitalità. La tradizione prevede ad esempio che si condivida con un ospite pane e sale, oppure degli stuzzichini salati come noccioline, patatine o salatini. Il sale sul bordo di un bicchiere ci rammenta che uno dei piaceri della vita è condividere cibo e bevande con gli amici. Il sale stimola le nostre papille gustative, facendo sì che il palato possa discriminare meglio, riconoscendo in modo più sofisticato i sapori contrastanti, quelli dolci, salati e penetranti.

 

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