Aga Panthus – Gli AGAPANTI sono i fiori dell’amore. Il nome infatti deriva dal greco Agàpe amore + Anthos fiore.

Non stupisce quindi che la collezione di agapanti più vasta d’Europa si trovi ad Alassio, cittadina del ponente ligure riconosciuta come meta del turismo balneare e della vacanza benessere legata al mare, sin dalla sua leggenda originaria considerata la città degli innamorati.

Ed è difficile non innamorarsi delle armonie, dei colori e dei profumi dei Giardini della Villa della Pergola che domina la collina di Alassio e  oggi custodisce oltre 500 tipologie ed esemplari differenti di Agapanti che da giugno a luglio offrono uno spettacolo imperdibile per tutti i visitatori. La collezione di agapanti è certificata dalla SOI, Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana. Wikipedia

Passeggiare fra giugno e luglio fra i sentieri di questi giardini è come tuffarsi dentro un quadro di Monet o Chagall, artisti che hanno amato gli agapanti inserendoli fra i protagonisti di molte loro opere. La loro centro sfumature di azzurro, bianco e viola hanno stregato artisti e poeti che da sempre ne esaltano la loro eleganza.

A Villa della Pergola gli agapanti furono introdotti nei Giardini dai primi proprietari inglesi a fine Ottocento, fin dagli albori della loro costruzione. Ai tempi venivano chiamati ancora Gigli del Nilo: è infatti solo nel 1905 che il Congresso Botanico della Nomenclatura di Vienna diede loro il nome che oggi conosciamo.

La collezione dei Giardini di Villa della Pergola è stata creata ex novo dal celebre architetto paesaggista Paolo Pejrone durante la fase di restauro dei Giardini, iniziata nell’ormai lontano 2006, con la suggestiva e romantica idea di ricordare con questo fiore le onde del mare della Riviera Ligure su cui il parco è affacciato. Migliaia di esemplari e un effetto indimenticabile, che grazie a pennellate ricche di colore di mille tonalità di azzurro creano l’effetto di un “mare di agapanti.

Oggi Villa della Pergola e i suoi Giardini sono rinati da un “folle” gesto d’amore. Un gesto che ha permesso di salvare gli edifici e il Parco, e con essi una parte della collina di Alassio, da una speculazione edilizia che ha rischiato nel 2006 di cancellare per sempre un patrimonio storico, naturale e culturale inestimabile. Un polmone verde abitato da migliaia di piante rare e fiori, custode di collezioni botaniche che danno vita a fioriture celebri nel mondo.

Una storia quella di Villa della Pergola di resistenza e resilienza, in cui il genius loci ha sconfitto il cemento e la distruzione, una storia che senza impegno costante e amore incondizionato oggi sarebbe tornata a essere una pagina bianca. Visitare i Giardini è più di una semplice passeggiata, è un’esperienza privilegiata e unica, un percorso attraverso un maestoso recupero e il successivo costante impegno, che ha portato a vincere il premio il “Parco più Bello d’Italia”.

Nel recupero dei Giardini, con la preziosa collaborazione di uno dei più importanti architetti paesaggisti, Paolo Pejrone, si è rispettata la sua storia con la convinzione che un grande parco storico è prima di tutto un essere vivente, che muta e si trasforma con il passare degli anni. Ogni pietra, ogni angolo racconta una riscoperta, un frammento di passato, tra cui incredibili eredità lasciate dal tempo, come i preziosi alberi di avocado piantati dai genitori di Italo Calvino.

Oggi passeggiare nel silenzio di questi giardini significa assaporare il benessere della natura e abbandonare il fragore delle spiagge e della vita della località di mare per cambiare prospettiva, ammirare dall’alto la costa e, prendendo le distanze dal frastuono, allontanarsi simbolicamente anche dallo stress e dal “rumore ” dei propri pensieri.

Un percorso fra “tanti giardini” diversi, fra pini marittimi, mirti, carrubi, ulivi, mandorli, cipressi, cedri del Libano, lecci, sapientemente messi a dimora vicino a jacarande, araucarie, tra rarità come la Wollemia nobilis (pianta presente in meno di cento esemplari al mondo), strelizie giganti, diksonie, cactacee provenienti da ogni latitudine e palme canariensis salvate dal punteruolo rosso.

A seconda della stagione si potranno ammirare fioriture  di tumbergie, spiree, ortensie quercifoglie, oleandri, pelargoni odorosi, bouganvillee, dature, bignonie, solanum e gelsomini, ginkgo biloba, canfore, con arbusti e piante che creano macchie colorate come buccinatorie, oleandri, solanum, bignonie, rose antiche e moderne, fiori di loto e ninfee che vivono nei laghetti e nelle fontane del parco e che attraggono visitatori da tutto il mondo.

I Giardini di Villa della Pergola sono una meta imperdibile per tutti gli appassionati di botanica e una pausa ristoratrice ricca di armonia per ogni turista amante del bello e della natura.

È possibile visitare i Giardini e la Collezione solo con visite guidate tutti i giorni.

Prenotazione obbligatoria tramite biglietteria online.