Il documento finale di sintesi degli Stati Generali GIST sull’Informazione Turistica
L’editoria del comparto viaggi per sopravvivere innovandosi deve puntare su tre coppie di fattori chiave: 1) riconoscibilità e coinvolgimento delle comunità di riferimento, 2) verticalità e integrazione dei contenuti, 3) dialogo e cooperazione con i soggetti di intermediazione. In uno scenario globale caratterizzato dalle nuove istanze del “never ending tourism”, l’autorevolezza di una proposta editoriale sostenibile passa attraverso la valorizzazione del patrimonio informativo esistente e la creazione di sistemi integrati, oltre la fisiologica ideazione di nuovi linguaggi. Ciò richiede un impegno collettivo di investitori, editori, istituzioni di categoria, per creare le condizioni adeguate a perseguire due obiettivi primari: sinergie tra diversi produttori di contenuti e acquisizione di competenze imprenditoriali trasversali, anche attraverso interventi normativi ad hoc.
Nell’attuale panorama editoriale del settore turistico è necessario ridare valore alle professionalità individuali, tornare a mettere al centro l’integrità, la trasparenza e la firma del giornalista come fonte autorevole riconosciuta. Questo approccio è funzionale al recupero della fiducia della propria audience consolidata, che va conservata, e quella delle generazioni più giovani. É indispensabile dialogare in modo mirato con la propria community di riferimento, per intercettarne e seguirne bisogni e ispirazioni. Anche nel settore delle guide di viaggio, il lavoro sulla qualità e la selezione dell’eccellenza deve accompagnarsi a un approccio multipiattaforma che risponda alle attuali richieste del mercato.
Preso atto della necessità di migliorare conoscenze e competenze in materia di sostenibilità nelle sue varie accezioni (ambientale, sociale ed economica), è emersa l’esigenza di sollecitare all’Ordine Nazionale dei Giornalisti una più attiva organizzazione di corsi deontologici – in presenza e online – nell’ambito della formazione professionale obbligatoria continua, tenuti da esperti e docenti qualificati in materia per agevolare la creazione di nuove specializzazioni nell’ambito del giornalismo e fornire ai colleghi conoscenze e strumenti adeguati che ne migliorino le competenze in materia. L’obiettivo è quello di sviluppare una migliore interpretazione e rappresentazione dei territori nei confronti dei lettori.
Il giornalista è e rimane il testimone oculare dei fatti, l’interprete della realtà, il validatore delle informazioni e anche il referente univoco di ciò che ha prodotto. Il giornalista non solo ci mette la penna, ma anche la faccia, rendendo umano, autentico e unico ogni contenuto. L’AI può generare testi convincenti, è tuttavia essenziale monitorare il fenomeno delle allucinazioni, dove l’AI generativa può creare distorsioni o fatti inesistenti. La conoscenza approfondita delle destinazioni turistiche e l’accesso a dati aggiornati sono asset fondamentali. La capacità di integrare questa conoscenza con una narrazione creativa e personalizzata è ciò che distingue il contenuto umano da quello generato da AI. Il valore aggiunto di chi crea e diffonde contenuto editoriali turistici sta nella capacità di interpretare i dati e trasformarli in storie coinvolgenti.