Il cuore delle donne è grande, il cuore delle donne sa amare… a volte anche troppo o verso chi non lo merita. Il cuore delle donne soffre e non solo per amore ma anche per patologie che colpiscono soprattutto il genere femminile.

La medicina di genere è importante 

e dovrebbe essere un settore fondamentale di sviluppo e approfondimento in ogni stato e regione. In questo senso, un passo avanti lo ha  fatto la Lombardia che dedica tutto il mese di ottobre  al rischio cardiovascolare femminile.

Si tratta di un tema poco conosciuto m molto importante in termini di prevenzione nella salute delle donne.

Quante e quanti di noi sanno che il Killer numero uno per le donne non è il cancro al seno o all’utero, ma la cardiopatia ischemica? Una donna su tre ne muore ogni anno, ma la percezione, non solo tra il pubblico, è che tale patologia non sia una “malattia delle donne”.

Forse è proprio questo il più importante fattore di rischio: la percezione sbagliata che le malattie cardiovascolari colpiscano (di più) gli uomini. Se statisticamente la donna soffre di cuore all’incirca dopo i cinquant’anni, per il venir meno dello scudo protettivo estrogenico che accompagna la menopausa, anche le giovani donne sono a rischio (soprattutto se fumatrici e contestualmente utilizzatrici di contraccettivi orali).

Sintomi atipici e confusi con quelli della menopausa 

Sottovalutata in termini statistici, la malattia cardiaca nella donna è anche trascurata per l’atipicità dei sintomi: le donne colpite da attacco cardiaco spesso presentano manifestazioni diverse da quelle maschili. Affaticamento, fiato corto, sudorazioni profuse, nausea o vomito, capogiri e vertigini confondono di frequente anche i sanitari, perché simili agli stessi sintomi della sindrome menopausale.

Accade quindi che l’interpretazione clinica sia più difficile, l’intervento diagnostico-terapeutico meno tempestivo e, quando c’è, meno preciso.

La discriminazione di genere in medicina, infatti, parte dagli studi e dalle sperimentazioni dei farmaci, che coinvolgono ancora per la quasi totalità soltanto pazienti maschi.

Impossibile, quindi, che una terapia testata su un uomo, per una malattia che ha espressioni diverse nei due generi, possa ottenere gli stessi risultati su una donna.
Ancora ignote, dall’altra parte, le conseguenze a livello cardiaco di tappe connaturate al ciclo di vita femminile.

Quanti ginecologi sensibilizzano la donna con diabete gestazionale rispetto al rischio di incorrere, dopo la gravidanza, in eventi cardiovascolari maggiori (infarto, ictus)? L’aumento è del 60%. Un parto pretermine raddoppia il rischio di mortalità, in caso di cardiopatia.

Ecco perché la prevenzione gioca un ruolo cruciale.
Smettere di fumare, scegliere un’alimentazione sana e variegata, ridurre il consumo di sale, scegliere uno stile di vita attivo e dinamico, sono le mosse da cui partire. Sottoporsi regolarmente a un controllo medico completo, per valutare lo stato di salute del proprio cuore, è la scelta salvavita.

Per questo motivo Synlab, nello specifico con il suo Polidiagnostico di Monza (Synlab CAM) e  il Centro Diagnostico di Como e Lecco (Synlab San Nicolò), ha deciso di proporre sui territori di riferimento

“Cuore di donna”: un’iniziativa dedicata a tutte le donne, finalizzata a sviluppare una sentita consapevolezza e sensibilizzazione nei confronti del rischio cardiovascolare femminile.

Cuore di donna oggi si è concretizzato su tutti e tre i territori in un vademecum informativo, scaricabile gratuitamente dai siti web delle strutture e disponibile presso le accettazioni dei tre centri, e in un percorso digitale composto da una serie di videopillole di approfondimento realizzate grazie alla collaborazione del Dottor Virgilio ColomboSpecialista in Cardiologia Synlab CAM Monza e del Dottor Franco RuffaSpecialista in Cardiologia Synlab San Nicolò (video resi disponibili “a puntate” sui rispettivi canali youtube, pagine Facebook e siti).

A Monza, Cuore di donna ha trovato nei giorni scorsi una nuova veste grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Monza e dell’Assessorato alle Politiche Sociali. Nel mese di ottobre, infatti, il vademecum informativo è stato distribuito all’interno di diversi punti pubblici del Comune, dove è possibile ritirarlo gratuitamente. Grazie a una stretta collaborazione con i Servizi Sociali del Comune, sono state anche individuate un centinaio di donne alle quali verrà riservato uno screening preventivo volto a indagare e approfondire il loro rischio cardiovascolare globale. Un passo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiache, che si inserisce perfettamente all’interno del lavoro quotidiano degli operatori sociali, dediti ogni giorno ad affiancare donne che ne hanno necessità nella costruzione di un proprio percorso di autonomia e crescita.

Cuore di donna non si ferma qui: a partire dalle prossime settimane, anche le altre sedi Synlab in Lombardia -il Polidiagnostico Santa Maria di Vobarno e il Poliambulatorio Golgi di Darfo Boario Terme, oltre ai 130 punti prelievo- parteciperanno al progetto per offrire a tutti i territori di riferimento l’opportunità di accrescere la consapevolezza circa il rischio cardiovascolare femminile.

Per consultare il progetto “Cuore di Donna”: https://www.cam-monza.com/novita-eventi/novita/progetto-cuore-di-donna e https://www.san-nicolo.com/novita-eventi/novita/progetto-cuore-di-donna